Ha rischiato la condanna a morte dopo una vita segnata da alcol, droga e violenza. Immaginate un americano di origine messicane che cresce per la strada. Prima le liti, poi una pugnalata e in seguito una serie di disavventure compresi furti e spaccio. Anni di casini lo portano in prigione senza risparmiarsi la cella d’isolamento, la pena di morte è vicina. E invece diventa una star di Hollywood.

I ruoli di Danny Trejo

Machete, Dal Tramonto all’Alba, Heat – la Sfida: sono solo alcuni dei film che vedono Danny Trejo nei panni di protagonista d’azione. Il duro dallo sguardo diabolico e dal viso segnato da cicatrici cambia vita senza dimenticare da dove viene.

Una vita da Machete

Nasce nel 1944 a Pacoima, quartiere della periferia di Los Angeles, in una comunità messicana. Un luogo in cui puoi scegliere se fare il manovale o il delinquente. Il piccolo Danny sceglie la via più facile: ha una passione per suo zio Gilbert, boss rispettato da tutti, e decide di voler diventare come lui. D’altronde Trejo è forte fin da ragazzino, sa boxare, ha la faccia da galeotto e grazie alla fama dello zio, inizia la sua “ascesa” nel mondo dei furti e della droga. Viene mandato in riformatorio ma lì impara tutto ciò che c’è da sapere sulla vitaccia di strada e ne esce ancora più cattivo, un vero e proprio criminale.

Dopo catture (e botte) della polizia, viene sbattuto nel penitenziario di San Quintino, il carcere degli assassini. Anche qui si trova perfettamente a suo agio e diventa una star del pugilato vincendo per tre volte il titolo di Campione di San Quintino. Insomma: il più forte a fare a cazzotti tra killer e criminali. Inoltre ha amicizie importanti nella mafia messicana e si trasforma presto nel personaggio che non puoi permetterti di farti nemico.

Alla fine degli anni ’60 nel penitenziario scoppia una rissa e un sasso lanciato ferisce gravemente una guardia. Trejo è tra i sospettati e viene chiuso in isolamento. Conosce la pena per questo tipo di crimine: condanna a morte. Invece se la cava ed esce dall’isolamento con l’intento di cambiare vita. Inizia ad aiutare chi ha bisogno senza volere nulla in cambio e continua a farlo anche quando esce dalla galera.

Tra lavoretti e sostegno a tossicodipendenti, si ritrova un giorno sul set di A 30 secondi dalla fine, un film in cui viene chiamato per fare la comparsa nella scena di pugilato. Qui viene riconosciuto da un addetto ai lavori e subito arriva l’offerta di lavoro per insegnare al protagonista le giuste mosse di boxe da girare.

Il successo al cinema

Da allora (era il 1985) Trejo si aggiudica tantissime parti da cattivo a Hollywood: Desperado, Machete, Bad Ass, Con Air, C’era una volta in Messico, Bully. Ma anche parti da buono come quella in Spy Kids che ha conquistato milioni di bambini. Il successo è ormai consolidato ma Trejo non smette di aiutare chi è in difficoltà nelle comunità o nei quartieri in cui mettersi nei guai è facilissimo. Oppure nelle carceri dove parla degli sbagli fatti in passato e dell’opportunità di cambiare. Oggi, a quasi 80 anni, è ancora un simbolo di positività per chi si vuole rialzare.

Danny Trejo e i videogame

Un duro dal cuore buono che ha un ottimo rapporto con i videogame. È stato e continua a essere protagonista di videogiochi grazie alle sue imprese nei film, ai suoi tatuaggi e alla sua faccia da criminale.

OlliOlli World non ha resistito al fascino di Trejo: il videogame di Private Division sviluppato da Roll7 è uno skateboard action platform in cui si incontrano incredibili personaggi. Trejo è il capo di una missione imperdibile il cui scopo è accaparrarsi un oggetto speciale che aumenta le prestazioni del proprio personaggio. Machete si aggira per Radlandia e fa coppia con il player nell’avventura della caccia all’oggetto.

Presta il suo volto anche a Far Cry 6 che dal lancio (7 ottobre 2021) ha aggiunto due missioni crossover capeggiate da Danny, operazioni speciali fatte d’azione esagerata e momenti iconici dei film che ha interpretato. Ora Trejo è anche in onda su Got Game nello show Man at Arms: Art of War in cui mostra l’abilità nel maneggiare le armi iconiche di videogames, fumetti e film fedelmente ricostruite. Un instancabile lottatore!